L’acido sialico, uno dei nutrienti essenziali del cervello per tutta la vita

La maturazione cerebrale è un processo complesso e duraturo che avviene, fin dalla nascita, in diversi momenti evolutivi; le fasi cruciali della stessa raggiungono il picco durante l’infanzia, per poi completarsi a circa 25 anni di età.

Numerosi studi scientifici dimostrano che l’allattamento al seno fornisce vantaggi cognitivi a lungo termine, vi sono infatti prove che evidenziano che nei primi anni di vita il QI dei neonati allattati al seno aumenta. 1 Perché?

La maturazione cerebrale, di cui all’inizio, per avvenire ha bisogno di alcuni nutrienti essenziali, che sono particolarmente abbondanti nel latte materno.

Tra i nutrienti chiave dello sviluppo cognitivo è stato identificato anche l’acido N-acetilneuramminico, ovvero l’acido sialico. L’acido sialico è uno zucchero presente in grandi quantità sia negli oligosaccaridi del latte umano (HMOs) che nei tessuti neurali, rappresentando una fonte di nutrimento essenziale per lo sviluppo neurologico e il corretto funzionamento cerebrale. 2

Nel corpo umano la più alta concentrazione di acido sialico si trova nella corteccia cerebrale.

Il sistema nervoso centrale presenta la più alta concentrazione di acido sialico: la maggior parte è presente nei gangliosidi (65%) e nelle glicoproteine (32%), mentre il restante 3% è presente come acido sialico libero.3

I gangliosidi (i maggiori componenti delle membrane neuronali) sono concentrati in particolare nella materia grigia della corteccia cerebrale, con un ruolo sia strutturale che funzionale nelle vie sinaptiche e nel funzionamento dei tessuti nervosi.4

Le funzioni fisiologiche dell’acido sialico si devono alla sua struttura chimica che conferisce una forte carica negativa alle membrane cellulari che lo contengono (le membrane delle cellule neurali hanno 20 volte più acido sialico rispetto ad altri tipi di membrane), nella fattispecie nei recettori di molti neurotrasmettitori ed ormoni. Poiché la maggior parte dei neurotrasmettitori è carica positivamente, l’acido sialico può aiutare la neurotrasmissione facilitando il legame delle molecole trasmittenti alla membrana sinaptica.

L’espressione delle funzioni cerebrali è quindi strettamente legata all’acido sialico, che gioca un ruolo fondamentale in termini di: 5,2

  • Sviluppo del sistema nervoso centrale e periferico
  • Trasmissione sinaptica e sinaptogenesi (creazione strutturale e funzionale delle vie sinaptiche) 4
  • Segnalazione cellulare
  • Performance cognitive 6
  • Regolazione della risposta immunitaria e dell’infiammazione.

Nutriente per le prestazioni cognitive e dal potenziale neuroprotettivo

Un recente studio preclinico ha dimostrato che l’integrazione alimentare con acido sialico migliora l’intelligenza e le performance cognitive in ogni fase della vita. In una relazione dose-riposta, è stata infatti rilevata una correlazione tra l’aumento della concentrazione di acido sialico nel cervello ed una migliore rapidità di apprendimento e sviluppo della memoria.7

Ma oltre ad influenzare l’apprendimento e la memoria, si sta studiando un possibile effetto dell’acido sialico anche su altri domini del comportamento come la motivazione e la funzione motoria o sensoriale, che a sua volta alterano la capacità di apprendimento.7

Inoltre, vi sono prove emergenti che suggeriscono anche il potenziale neuroprotettivo dell’acido sialico: squilibri nell’omeostasi cerebrale che coinvolgono l’acido sialico (come l’alterato metabolismo e il profilo dei gangliosidi) sono associati a meccanismi neurodegenerativi e problemi cognitivi legati all’età. Nel morbo di Alzheimer, per esempio, una delle patologie neurodegenerative più comuni, l’acido sialico promuove l’inclusione dei complessi proteici di beta amiloide (tra le cause della malattia) nella cellule della microglia e la successiva fagocitosi, favorendone l’eliminazione.8

Fisiologicamente però le concentrazioni di acido sialico, sebbene aumentino rapidamente durante i primi anni di vita, sembrano stabilizzarsi all’età di circa 50 anni per poi diminuire progressivamente.

Considerando quindi il suo reale e potenziale ruolo sulla salute del Cervello, l’acido sialico è stato incorporato nella formulazione dell’integratore alimentare Brain 5:5® per supportare le 5 Brain Abilities nel corso della vita.

L’acido sialico dal rapido assorbimento

L’integratore alimentare Brain 5:5® è formulato con principi attivi naturali che, sulla base della moderna letteratura scientifica, hanno dimostrato la loro utilità nel sostenere e stimolare la funzione cognitiva, contribuendo al naturale benessere mentale. 

Tra questi, amiEffect Sialic è un acido sialico puro al 98%, ottenuto per via biotecnologica attraverso la fermentazione del mais, in grado di fornire un supporto ad effetto per la memoria e l’apprendimento, favorendo la comunicazione neuronale nell’adulto.

L’acido sialico, nella sua forma glicosilata (oligosaccaridi sialoconiugati), viene normalmente assunto attraverso la dieta o l’allattamento.

Il plus dell’amiEffect Sialic, rispetto agli oligosaccaridi sialoconiguati, è che non subisce il processo digestivo ma viene immediatamente assorbito e reso disponibile per l’assimilazione.

Metabolismo dell’acido sialico nel corpo umano.

amiEffect Sialic is a trademark of Amita Health Care Italia s.r.l.

Bibliografia

  1. Lucas A, Morley R, Cole TJ. “Randomised trial of early diet in preterm babies and later intelligence quotient.” BMJ, 317 (1998), pp. 1481-1487
  2. Wang, Brand-Miller et al. “Concentration and distribution of sialic acid in human milk and infant formulas.” The American journal of clinical nutrition, 74 (2001), pp. 510-515.
  3. Brunngraber EG, Witting LA, Haberland C & Brown B “Glycoproteins in Tay-sachs disease: isolation and carbohydrate composition of glycopeptides”. Brain Res. 38 (1972), 151–162.
  4. Schauer R. “Sialic acids—chemistry, metabolism and function”. Wien, NY: Springer-Verlag, 1982.
  5. Schnaar RL, Gerardy-Schahn R, Hildebrandt H. “Sialic acids in the brain: gangliosides and polysialic acid in nervous system development, stability, disease, and regeneration”. Physiol Rev. 2014; 94(2):461-518.
  6. Morgan BLG, Winick M. “Effects of administration of N-acetylneuraminic acid (NANA) on brain NANA content and behavior”. J Nutr 1980;110:416–24.
  7. Wang, Bing et al. “Dietary sialic acid supplementation improves learning and memory in piglets.” The American journal of clinical nutrition 85,2 (2007): 561-9.
  8. Rawal P, Zhao L. “Sialometabolism in Brain Health and Alzheimer’s Disease”. Front Neurosci. 2021, 30;15:648617.

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