L’Infiammazione cronica “la miccia” del processo di invecchiamento disfunzionale: l’Inflammaging

L’infiammazione dell’organismo è una risposta naturale e protettiva del sistema immunitario a danni o lesioni, infezioni e irritazioni. Quando il corpo rileva una minaccia, come batteri, virus, lesioni o sostanze tossiche, attiva il processo infiammatorio per proteggersi e guarire e questa è la fisiologica infiammazione acuta.

Tuttavia, se l’infiammazione non viene eliminata o trattata diventa cronica o eccessiva, stato che può causare danni ai tessuti e contribuire allo sviluppo di diverse malattie, tra cui malattie cardiache, diabete e artrite…

Cosa succede con l’avanzare dell’età

Con l’avanzare dell’età, il sistema immunitario subisce una serie di cambiamenti, tra cui un’alterazione nella sua capacità di rispondere in modo efficace a infezioni o danni cellulari.

Questo stato di senescenza immunitaria porta ad una produzione eccessiva di molecole pro-infiammatorie come le citochine (ad es. TFN-α, IL-6) e di proteine della fase acuta come la proteina C-reattiva. Tali molecole sono normalmente coinvolte nelle risposte immunitarie, ma quando vengono rilasciate in modo cronico e in assenza di un’infezione acuta, esse contribuiscono a uno stato infiammatorio persistente che può farci ammalare più facilmente, danneggiare i tessuti e accelerare i processi degenerativi.

Questa reazione immunitaria “non controllata”, o meglio questa infiammazione cronica di basso grado associata al naturale processo di invecchiamento è nota come “Inflammaging” (dall’unione delle parole Inflammation=infiammazione e aging=invecchiamento) una combinazione che è considerata uno dei fattori chiave di accelerazione del processo di invecchiamento a livello cellulare e sistemico, e che, come già affermato, contribuisce all’insorgenza di numerose malattie legate all’età quali ad esempio quelle cardiovascolari, il diabete di tipo 2 , le Osteoartriti, l’Alzheimer e altre patologie neurodegenerative.

L’Inflammaging è alla base dell’invecchiamento e di molte malattie croniche correlate con l’età e da questi alimentata.1

Cause dell’Infiammazione

Diversi sono i fattori che contribuiscono all’Inflammaging:

  1. Cambiamenti nella funzione immunitaria legati all’età;
  2. Senescenza cellulare, con conseguente rilascio di molecole pro-infiammatorie;
  3. Stress ossidativo che causa danni cellulari e disfunzione mitocondriale;
  4. Infezioni croniche e cambiamenti del microbioma;
  5. Aumento del grasso viscerale e delle adipochine (molecole del tessuto adiposo);
  6. Disfunzione endoteliale (ovvero del rivestimento dei vasi sanguigni);
  7. Fattori legati allo stile di vita come dieta, esercizio fisico e stress;
  8. Esposizione a inquinanti, tossine e altri fattori ambientali, come il fumo, nocivi;
  9. Fattori genetici ed epigenetici (cambiamenti dell’espressione genica dovuti ad influenze ambientali).

Fattori (processi biologici disregolati e cambiamenti nello stile di vita) che contribuiscono all’Inflammaging e i rischi per la salute ad essa associati. 2

Quali sono quindi le conseguenze dell’Inflammaging su Corpo, Cervello e Pelle?

CORPO: 9 Hallmarks of Aging

L’Inflammaging è un fenomeno multiorgano e sistemico che ha origine all’interno delle cellule con il contributo di diversi organelli in un’interazione complessa di molteplici mediatori molecolari in un’ampia rete di processi biologici.

Come fattore primario ed ubiquitario dell’invecchiamento, l’Inflammaging esercita un’azione trasversale su ciascuno dei 9 meccanismi biochimici (9 Hallmarks of Aging) che alimentano le cause primarie del declino fisiologico del corpo umano.3

In particolare vi è una relazione bidirezionale, in cui l’infiammazione cronica di basso grado ha la capacità di accentuare i 9 Hallmarks of Aging ma è allo stesso tempo parte del risultato che ne deriva. Tale interconnessione alimenta un circolo vizioso che favorisce l’insorgenza di manifestazioni patologiche nei vari distretti dell’organismo, dal sistema cardiovascolare al controllo metabolico.

CERVELLO: difetti cognitivi

La causa principale dell’invecchiamento cerebrale è la neuroinfiammazione 4 : è stato dimostrato da studi sperimentali come i meccanismi pro-infiammatori cronici a livello neuronale (ovvero l’ aumento delle citochine) svolgano un ruolo centrale nello sviluppo dei difetti cognitivi, promuovendo lo sviluppo di malattie neurodegenerative. Le citochine attraversano la barriera emato-encefalica, determinando alterazioni strutturali delle proteine cerebrali, attivazione microgliale (delle cellule immunitarie del cervello e del midollo spinale), aumento di stress ossidativo e persistente attività sinaptica che finiscono per autoalimentare l’infiammazione del network cerebrale.5

Inoltre, disturbi cognitivi sono spesso accompagnati da un eccesso di stress ossidativo, con alterazioni a livello mitocondriale che causano riduzione dell’energia neuronale ed una progressiva perdita dei neuroni colinergici (neuroni cruciali per il corretto funzionamento di numerosi processi cognitivi – apprendimento, memoria, attenzione, motivazione- e fisiologici, ad es. quello muscolare) e di neurotrasmettitori come l’acetilcolina.6

PELLE: non solo i classici segni dell'invecchiamento

Anche i naturali meccanismi di difesa della pelle si alterano con l’età, e l’accumulo fisiologico dell’infiammazione diventa un elemento centrale nel processo di invecchiamento della pelle.

L’Inflammaging altera localmente l’equilibrio e la funzione della barriera cutanea, accelera il danno cellulare e limita il potenziale rigenerativo della cute.

A causa della progressiva riduzione di collagene, elastina ed acido ialuronico, la pelle sottoposta nel tempo alla low-grade inflammation presenta un aumento di rughe d’espressione, perdita di elasticità (tono della pelle non uniforme), fenomeni di iperpigmentazione e perdita generale di compattezza della stessa.7

Ma non solo: l’infiammazione cutanea alimenta effetti sistemici sul processo di invecchiamento dell’organismo attraverso l’attivazione di SASP (Senescence-Associated Secretory Phenotype, fenotipo secretorio associato alla senescenza) che rappresenta l’infiammazione a livello molecolare.8,9 La pelle, infatti, accumula cellule senescenti che hanno perso la loro capacità di dividersi, ma non sono morte. Rimanendo, infatti, metabolicamente attive e alterando così in modo significativo il microambiente circostante, “contagiano” le cellule vicine, promuovendo infiammazioni e alterazioni patologiche, innescando un circolo vizioso che si autoalimenta.

Inflammaging a livello molecolare, cellulare e di organo. Durante il processo di invecchiamento, il sistema immunitario perde la capacità di riconoscere ed eliminare le cellule senescenti che accumulandosi innescano l’infiammazione cronica, fino ad intaccare tessuti ed organi.5

Atlante dell’invecchiamento degli organi con rispettivi cambiamenti cellulari funzionali. L’invecchiamento si manifesta con un declino della funzione dei singoli organi che aumenta il rischio e la suscettibilità alle malattie correlate all’età.5

La cosa subdola è che corpo, cervello e pelle subiscono l’infiammazione cronica molto prima che ne compaiano i sintomi.

La buona notizia? L’Inflammaging può essere contenuta e contrastata, divenendo un bersaglio importante per le strategie a favore dell’Healthy Aging e di una miglior qualità di vita vissuta.

Affrontare l'Inflammaging in modo proattivo può mitigarne l'impatto sull’ healthspan

L’approfondimento dell’Inflammaging  ha aperto la strada verso un approccio olistico ed integrato tra sistemi complessi per promuovere la salute del nostro organismo nel naturale processo di invecchiamento, prevenendo lo sviluppo di multimorbilità che compromette inevitabilmente il nostro healthspan 10, ovvero la quantità di anni vissuti in salute.

Mirare l’Inflammaging con interventi basati sullo stile di vita

Strategie d’intervento multimodali sul nostro stile di vita come una corretta nutrizione (dieta, integrazione alimentare), attività fisica, gestione dello stress, sonno e cura della propria pelle possono contenere l’infiammazione a beneficio della salute, a qualsiasi età.

Tutte le soluzioni formulative di HAP Body Brain Skin® mirano a riequilibrare nel tempo il processo infiammatorio per un’azione sinergica, trasversale e profonda alle radici dell’invecchiamento per promuovere la salute di Corpo, Cervello e Pelle.

A partire dal sistema corporeo, con l’integratore alimentare Body 9:9® puntiamo alle radici del processo infiammatorio cronico del Corpo per un’azione di prevenzione ad ampio spettro dei 9 principali meccanismi biochimici (9 Hallmarks of Aging)  attraverso una combinazione esclusiva di attivi mirati ai 9 target d’azione ma anche accomunati dall’azione anti-infiammatoria.

Nel promuovere e migliorare le 5 abilità cognitive, i nootropi selezionati per l’integratore alimentare Brain 5:5® riducono lo stato infiammatorio ed ossidativo a livello cerebrale, proteggendo la funzione cerebrale dalle tossine così da favorire la neuroprotezione e promuovere l’invecchiamento in salute del Cervello.

Senza dimenticare l’organo più esteso del nostro corpo e prima fonte di difesa verso il mondo esterno, la crema viso dermocosmetica Skin 3:3® agisce alla base del cambiamento tissutale innescato dalla low-grade Inflammation, potenziando le 3 azioni fondamentali di una pelle in salute che ne rappresentano anche i principali meccanismi di difesa. La sua innovativa attività sinergica e profonda nei 3 strati della pelle permette così di mantenere in equilibrio l’invecchiamento cutaneo.

In conclusione l’infiammazione cronica di basso grado, così come l’invecchiamento, è quindi un processo “malleabile” che può essere affrontato e controllato per vivere meravigliosamente in salute, ma solo se ce ne occupiamo quanto prima con un approccio profondo, costante ed integrato “science-based”.

Le nostre formulazioni prodotto possono offrire un “potere” in più, aggiungendo benessere e conseguentemente vita agli anni.

Bibliografia

  1. Franceschi, C., Garagnani, P., Parini, P. et al. Inflammaging: a new immune–metabolic viewpoint for age-related diseases. Nat Rev Endocrinol 14, 576–590 (2018).
  2. Ben Dugan, Jessica Conway, Niharika A Duggal, Inflammaging as a target for healthy ageing, Age and Ageing, Vol 52, Issue 2, February 2023, afac328.
  3. Baechle, Jordan J et al. “Chronic inflammation and the hallmarks of aging.” Molecular metabolism vol. 74 (2023): 101755.
  4. Ownby, R. L. Neuroinflammation and cognitive aging. Curr. Psychiatry Rep. 12, 39–45 (2010).
  5. Li, X., Li, C., Zhang, W. et al.Inflammation and aging: signaling pathways and intervention therapies. Sig Transduct Target Ther 8, 239 (2023).
  6. Paterno R, Folweiler KA, Cohen AS. Pathophysiology and Treatment of Memory Dysfunction After Traumatic Brain Injury. Curr Neurol Neurosci Rep. 2017 Jul;17(7):52
  7. Zhuang Y, Lyga J. Inflammaging in skin and other tissues – the roles of complement system and macrophage. Inflamm Allergy Drug Targets. 2014;13(3):153-161.
  8. Campisi, J. Aging, cellular senescence, and cancer. Annu. Rev. Physiol. 75, 685–705 (2013).
  9. Franco, A. C., Aveleira, C. & Cavadas, C. Skin senescence: mechanisms and impact on whole-body aging. Trends Mol. Med. 28, 97–109 (2022).
  10. Fulop, T et al. “Immunology of Aging: the Birth of Inflammaging.” Clinical reviews in allergy & immunology vol. 64,2 (2023): 109-122.

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